L’uso dell’acrilico come materiale per l’estensione delle unghie iniziò per caso ad opera di un dentista, Fred Slack. Nel 1957, mentre lavorava nel suo laboratorio, si fece male ad un’unghia. Prese un pezzo di stagnola e riparò l’unghia con del composto acrilico dentale. Fece la prima unghia artificiale in assoluto nel mondo. Così l’acrilico iniziò ad essere utilizzato per il rafforzamento e l’estensione delle unghie.
Ottenne popolarità incredibilmente in fretta. La famiglia Slack sviluppò la prima formulazione a struttura incrociata oggi utilizzata nella gran parte degli acrilici per unghie.
Tuttavia a causa dell’odore sgradevole e persistente, casi di allergia e altre malattie della pelle e a causa di alcune imperfezioni nel processo di applicazione ed indurimento il materiale diventò una vera tortura per clienti e professionisti ed assunse una cattiva reputazione.
Col tempo si scoprì che a causare le allergie fu il Metilmetacrilato (metacrilato di Metile), il componente principale dei monomeri (ossia i liquidi per fare la miscela di polvere di acrilico) e venne quindi indicato come agente tossico.
Furono momenti critici per l’industria delle unghie artificiali. Vennero avviate numerose ricerche di componenti alternativi non tossici. Finalmente fu trovato il nuovo componente, il Metacrilato di Etile, completamente sicuro per la salute. Fu la via d’uscita per l’industria delle unghie visto il nuovo agente aveva un sacco di vantaggi, non ci furono problemi con allergie e le unghie sembravano ancor più naturali. Poco più tardi si sviluppava un altro prodotto da ricostruzione molto apprezzato, il gel unghie.
La famiglia Slack proseguì la sua attività nel settore nails con la ditta NSI e continua tuttora a sviluppare prodotti acrilici ed in gel per unghie con le tecnologie più moderne ed avanzate sul mercato.
COME SI EFFETTUA LA RICOSTRUZIONE CON L’ACRILICO
La ricostruzione unghie in acrilico viene effettuata grazie alla reazione chimica tra una polvere (polimero) e un liquido (monomero) che, uniti, creano una particolare resina. Per creare questa sostanza bisogna immergere il pennello nel liquido e successivamente nella polvere, in questo modo si creerà in pochissimi secondi una “pallina” di prodotto.
Questa sostanza è modellabile e si lavora direttamente sull’unghia naturale (adeguatamente preparata a ricevere la ricostruzione tramite manicure a secco, bufferizzazione, modellatura del bordo libero ed eventuali promotori di adesione) creando così uno strato robusto e resistente. Al contrario del gel, in questa tecnica non occorre l’ausilio di una lampada UV perché l’asciugatura avviene all’aria in circa 3 minuti.
MATERIALI OCCORRENTI
I materiali per effettuare una ricostruzione unghie in acrilico, oltre a quelli consueti per la manicure e la preparazione delle unghie naturali, sono:
- Pennello in setole naturali (martora).
- Polvere acrilica nei colori rosa, bianco e trasparente o colorati (Polimeri).
- Liquido Monomero.
- Primer solo se specificatamente indicato dal produttore.
- Bicchierino in vetro con coperchietto.
COME SI PROCEDE:
L’acrilico, a differenza del gel, non è un prodotto già pronto ma va costituito direttamente sul pennello. Si immerge il pennello nel liquido (monomero) e poi si immerge la punta del pennello nella polvere acrilica (polimero). Si ottiene una “pallina” di composto che non deve essere né troppo bagnata né troppo asciutta, pena la tenuta della ricostruzione.
La difficoltà nella ricostruzione unghie in acrilico sta proprio nell’applicare la giusta combinazione e quantità tra monomero e polimero. Se questo passaggio non avviene correttamente si possono creare 2 tipi di miscela:
- Secca: il composto risulterà granuloso e sarà difficile da lavorare. In questo caso la ricostruzione risulterà poco flessibile e molto fragile agli urti.
- Liquida: potrebbe compromettere l’adesione del prodotto all’unghia naturale provocando dei sollevamenti.
Per creare una miscela più che perfetta bisognerebbe effettuare un rapporto tra polimero e monomero di 1,5 parte di liquido ed 1 di polvere. Tutto questo si impara con moltissima pratica e tanto esercizio.
APPLICAZIONE ACRILICO STEP BY STEP:
- 1. Disinfettare accuratamente sia le mani dell’Onicotecnica sia quelle della cliente.
- 2. Spingere delicatamente indietro le pellicine e rimuoverle se necessario.
- 3. Accorciare le unghie dando loro la forma desiderata dalla cliente.
- 4. Opacizzare con un Buffer e sgrassare le unghie della cliente. Eventualmente applicare il primer.
- 5. Applicare la polvere acrilica prelevandola con il pennello apposito bagnato di liquido monomero. Polvere e liquido andranno a comporre una pallina che verrà stesa sull’unghia.
- 6. Modellare la pallina di acrilico prima che asciughi all’aria (in genere occorrono circa 3 minuti). Occorrono tre palline per unghia. Una da applicare sul bordo libero, una un po’ più grossa nella zona centrale dell’unghia (zona 2) affinché si crei automaticamente la bombatura o apice, una più piccola vicino alla radice.
- 7. Limare la ricostruzione ottenuta e modellare forma perfetta.
- 8. Lucidare a mano (olio per cuticole + lima lucidante + top coat + smalto trasparente) oppure con top gel adatto.
Questa tecnica si può applicare sia su unghia naturale che sulle unghie ricostruite. Con l’acrilico è possibile allungare leggermente le unghie e modificarne la forma semplicemente “tirando” il prodotto verso di sé senza che sia necessaria la nail form di sostegno sotto. Per questo motivo l’acrilico si rende ideale per la ricostruzione su onicofagici o per riparazioni veloci.
RIEMPIMENTO ACRILICO
Come nel caso del Gel, una volta accolta la cliente si osservano le unghie per controllarne l’aspetto, la tenuta, la presenza di eventuali sollevamenti o altre problematiche e se ne fa una valutazione insieme alla cliente per decidere il tipo di trattamento ed il colore successivo.
- Limare la lunghezza nella misura desiderata.
- La superficie della ricostruzione va rimossa per il suo 80-90% al fine di rimuovere qualsiasi parte di acrilico che presenti un distaccamento.
- Rimuovere le cuticole eseguendo una manicure a secco.
- Opacizzare completamente la superficie ungueale e applicare l’acrilico eseguendo prima la French poi applicando due palline di prodotto, una più grossa per creare automaticamente la curva C e una più piccola per coprire la zona restante dell’unghia in prossimità della radice, oppure le tre classiche palline di polvere acrilica colorata o trasparente o nude nella zona 1,2,3.
- Limare la ricostruzione modellandone la forma.
- Stendere il gel lucidante.
- Sgrassare, eventualmente.
RIMOZIONE DELL’UNGHIA IN ACRILICO
L’acrilico è un prodotto molto duro che produce poca polvere sottile ma è più arduo da rimuovere. E’ possibile rimuoverlo con una lima a grana 80/80 oppure con la fresa per unghie. Una sua peculiarità che lo contraddistingue dal Gel, è che si può sciogliere completamente immergendo l’unghia per almeno 25 minuti in apposito solvente. Questa caratteristica lo rende particolarmente indicato per ricostruzioni su unghie sensibili alle quali sarebbe meglio evitare limature prolungate e fastidiose.
Una volta che non si prosegue il trattamento di ricostruzione, si lima gran parte del prodotto lasciandone un sottile strato, evitando di togliere parte della lamina ungueale ed andando così ad indebolirla. Limare il bordo libero accorciando le unghie.
- Limare gran parte del prodotto sulla superficie dell’unghia.
- Rimuovere le parti sollevate ed opacizzare con il buffer.
- Lucidare l’unghia rendendola omogenea e lucida.
- Stendere uno strato di smalto trasparente.
Oltre a questa opzione è possibile limare leggermente il top gel che ha conferito lucentezza all’acrilico e che in qualità di gel altrimenti non si scioglierebbe.
Una volta rimosso il top gel e raggiunto l’acrilico, immergere le unghie in una vaschetta con Remover per Acrilico e lasciare agire per circa 20-25 minuti. A questo punto il prodotto risulterà molliccio e granuloso, facilmente eliminabile con un bastoncino d’arancio. Opacizzare e levigare l’unghia naturale, lucidandola.
RIPARAZIONE DI UN’UNGHIA IN ACRILICO
Nel caso in cui un’unghia artificiale si spezzi senza compromettere l’unghia naturale sottostante è necessario limare il prodotto residuo rimasto sull’unghia e procedere con l’applicazione di una nuova unghia artificiale.
Nel caso in cui sia spezzata anche l’unghia naturale andrà limato l’acrilico o sciolto completamente, aggiustata la forma dell’unghia naturale rimasta e procedere con l’eventuale allungamento con tip o con cartina oppure “tirando” il prodotto verso di sé per allungare il bordo libero.
PROBLEMATICHE e svantaggi DELLA RICOSTRUZIONE UNGHIE IN ACRILICO:
I problemi più comuni che possono condurre al sollevamento della ricostruzione o addirittura alla sua rottura, sono legati alla cattiva esecuzione di alcuni passaggi del trattamento ricostruttivo. Per esempio, una limatura dell’unghia naturale non accurata non facilita l’aderenza del materiale acrilico sulla superficie ungueale. Altri inconvenienti sono legati all’applicazione del primer, che deve risultare perfettamente asciutto dopo la stesura.
La miscelazione tra polvere e liquido acrilico deve essere equilibrata e l’applicazione non deve avvenire troppo a ridosso delle cuticole. Inoltre uno strato troppo spesso di materiale aumenta la probabilità di distacco perché riduce l’elasticità dell’unghia.
Il prodotto finale è rigido e poco flessibile. L’acrilico è consigliato su unghie dure.
La ricostruzione unghie in acrilico deve essere eseguita assolutamente con materiali sicuri e di alta qualità, senza la presenza del Metil Metacrilato, sostanza potenzialmente dannosa, il cui uso prolungato aumenta il rischio di gravi conseguenze alle unghie e alle dita: reazioni allergiche, dermatiti.
Nel caso di ricostruzione in acrilico a donne in gravidanza il problema può essere causato dall’odore acre del prodotto, perché ciò può causare sensi di nausea alla cliente.
L’onicotecnica deve porre più attenzione perché, al contrario di una cliente, la sua esposizione ai solventi è molto più prolungata (giornate intere) e in questo caso diventa molto importante stabilire a quale livello di sicurezza lavora l’operatrice.
- Operare in un ambiente pulito.
- Tutelarsi con l’utilizzo di guanti e mascherina per ridurre al minimo.
- Utilizzare prodotti di qualità certificata.
- Eseguire in modo dettagliato e accurato la parte di disinfezione.
l’inalazione dei solventi e delle polveri di limatura.
VANTAGGI:
L’acrilico è molto indicato per la sua estrema aderenza a clienti che hanno spesso le mani in acqua come parrucchiere e cameriere; è consigliato anche per persone onicofagiche perché si presta ad un allungamento del letto ungueale cosiddetto “a ponte” ossia senza nail form di sostegno.
Anche in caso di unghie problematiche o danneggiate e dalla lamina rovinata è altamente performante in quanto, non dovendo asciugare in lampada non scotta, e in caso di rimozione, si può sciogliere completamente senza l’ausilio di lima o fresa.
E’ attualmente il prodotto più resistente sul mercato. Essendo un prodotto poroso, è possibile utilizzare sopra la ricostruzione in acrilico smalto classico, alcuni gel e smalti semipermanenti.